Era il 3 maggio del 1998 quando il Consiglio Europeo prese un’importante decisione: anche l’Italia era pronta ad adottare l’euro. Alcuni percepiscono questo momento storico come un ricordo recente poiché caratterizzato da ricordi nitidi; anche se, in realtà, sono ormai passati giù un bel po’ di anni da quella decisione che portò alla sostituzione della lira con l’euro, che iniziò a circolare nel nostro Paese a partire dal 1° Gennaio 2002.
Nonostante siano passati 22 anni, sono tante le persone che ancora oggi si chiedono come sarebbe attualmente l’Italia se fossero ancora presenti le lire. Questo dubbio ha fatto sì che si creasse una sorta di nostalgia nei confronti della vecchia valuta, tanto che in molti tengono ancora stipata qualche monetina o banconota. La cosa sorprendente è che alcune di esse potrebbe rappresentare un vero e proprio tesoro, tutto da ricercare tra le iconiche 100 lire.
100 lire: un po’ di storia
I tempi in cui in Italia circolavano ancora le lire sembra così lontani e allo stesso tempo così ravvicinati. Questa valuta è rimasta un po’ nel cuore e nei pensieri di tutti coloro che l’hanno utilizzata per i loro acquisti di beni e servizi e, per tanti, rappresenta il simbolo di un paese migliore sotto certi punti di vista. La storia delle vecchie quanto iconiche 100 lire italiane, ebbe inizio durante l’anno 1955.
La prima moneta da 100 lire che venne coniata in assoluto riportava la rappresentazione di Minerva, una dea risalente all’epoca romana. Nel corso degli anni vennero coniate anche altre tipologie di 100 lire, come ad esempio: quella dedicata a Guglielmo Marconi, la “Minerva II” (pura rivisitazione della prima tipologia) o, anche, quella denominata “Italia Turitta”. Una storia culminata durante l’anno 1989, ovvero l’anno in cui smisero di essere coniate.
La 100 lire che vale di più in assoluto:
Italia Turitta, Minerva I e II, Accademia Navale di Livorno, Guglielmo Marconi: ma qual è la vecchia 100 lire che vale di più in assoluto tra quelle “base” e quelle commemorative? Premesso che nella determinazione del valore di una moneta in lire si debbano prendere in considerazione differenti fattori, come la rarità ed il fior di conio, il vero tesoro nascosto è rappresentato da lei: la 100 lire Minerva I “prova” del 1954. Riconoscere questa moneta molto semplice, ecco le sue caratteristiche:
- Materiale: Acmonital (lega di acciaio e nichel);
- Peso, diametro e spessore: 8 grammi di peso, 27,8 millimetri di diametro e 2 millimetri di spessore;
- Rovescio: raffigurazione di Minerva che impugna una lancia con la mano destra, mentre con la sinistra tiene un albero di alloro. Al di sotto di tale figura è riportato l’anno 1954 e lungo in bordo marginale, verso destra, la scritta “prova“. Inoltre, è riportato anche il valore nominale della moneta con la dicitura “L.100”
- Dritto: si caratterizza con la testa d’Italia sul cui capo è presente una corona di alloro. Lungo il bordo marginale si estende la scritta “REPVBBLICA ITALIANA“. Al di sotto della raffigurazione della testa, sono riportati i nomi degli autori: Romagnoli e Giampaoli;
- Contorno: rigato;
Si può ben notare che questa specifica lira risale all’anno 1954, ovvero ad un anno prima dell’entrata in circolazione delle 100 lire. Si tratta, infatti, di una moneta di “prova“, come viene anche rinvenuto dalla specifica dicitura sul rovescio della moneta stessa. La rarità di questa lira è dovuta proprio al suo anno di conio, che quindi la rendono la 100 lire più vecchia in assoluto, e sia per il fatto che è stata prodotta in quantità limitata, poiché di prova.
Questi due fattori molto importanti, uniti ad un buono stato di conservazione, potrebbero far ottenere un ottimo compenso a chiunque si ritrovi nelle mani questa vecchia 100 lire. Infatti, se quest’ultima fosse rinvenuta in fior di conio e quindi non presentasse alcun segno di usura, il suo valore potrebbe arrivare a toccare i 3 mila euro. Un valore davvero esorbitante!
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2024-10-30 21:00:00