Scommetto che non hai mai pensato che, tra le cose polverose in soffitta o nei cassetti della nonna, potrebbero esserci dei piccoli tesori. Sto parlando dei vecchi libretti postali. Non ci avevi mai pensato? Beh, questi libretti, oltre a custodire i risparmi di una vita, in alcuni casi hanno anche un valore storico e collezionistico che può farti sorridere due volte: una per il ricordo che evocano e una per il valore che potrebbero avere oggi.
I libretti postali sono stati per generazioni uno strumento molto amato dagli italiani. Sono stati introdotti nel 1876 dal ministro delle finanze Quinto Sella. Praticamente ha anticipato quello che adesso oggi chiamiamo investimento, permettendo alle famiglie anche più modeste di ottenere un mezzo sicuro per risparmiare. Se oggi i tempi sono cambiati, molti di quei libretti potrebbero nascondere sorprese inaspettate.
Quanto può valere un vecchio libretto postale?
Forse hai già sentito parlare dei libretti dormienti, quelli che non vengono utilizzati o movimentati per più di 10 anni. Poste Italiane li segnala se contengono più di 100 euro, ma a volte il valore di questi libretti va ben oltre i risparmi accumulati. Soprattutto se parliamo di libretti risalenti a un secolo fa, magari ben conservati e con qualche particolarità unica.
Ti sorprenderà sapere che i libretti cartacei, ormai quasi oggetti vintage nell’era digitale, possono valere centinaia di euro. Alcuni, datati ai primi del ‘900, possono arrivare a 200 euro solo per il valore storico. Ma ci sono esemplari ancora più rari, emessi negli anni ’20, che possono raggiungere anche 300 euro. Se poi parliamo di libretti particolari, legati a eventi o commemorazioni specifiche, i valori possono toccare anche 600 euro.
I dettagli che fanno la differenza
Non tutti i libretti sono uguali. Ci sono dettagli che possono rendere il libretto molto più prezioso di altri. Prendi, ad esempio, un libretto del 23 febbraio 1922, legato a un vaglia postare di Napoli e affrancato con un lita floreale. Se le cedole sono intatte potrebbe valere fino a 250 euro. Se trovi un vecchio libretto, potresti notare i seguenti dettagli:
- Anno di emissione: più antico è, meglio è.
- Eventuali legami commemorativi: alcuni libretti sono stati emessi per occasioni speciali.
- Presenta di timbri particolari: un dettaglio che aumenta il valore collezionistico.
- Stato di conservazione: libretti ben tenuti valgono di più.
Quindi, se hai un po’ di tempo libero, perché non dare un’occhiata nei vecchi cassetti o bauli di famiglia? Potresti trovare qualcosa che non solo ti riporta indietro nel tempo, ma che potrebbe anche avere un valore concreto oggi. Se trovi un vecchio libretto, portalo all’ufficio postale per verificare quanto vale realmente.
Oltre al valore economico, ricordati che questi libretti raccontano storie. Storie di nonni che pensavano al futuro dei nipoti, di piccoli risparmi messi da parte con amore. Insomma, anche se non dovessi trovare un libretto da collezioni, ciò che rappresenta vale sempre tanto dal punto di vista affettivo. Poi se dovesse nascondere un valore, sarai felice il doppio.